14 Gen Storia dei taxi: dal passato al presente un viaggio nell’industria del trasporto urbano
I taxi rappresentano una presenza iconica nelle strade delle città di tutto il mondo, offrendo un servizio di trasporto rapido e affidabile. La loro storia, intrisa di tradizione e innovazione, riflette l’evoluzione delle dinamiche urbane e dei modelli di business nel corso del tempo.
I taxi nelle originarie metropoli
L’idea dei taxi risale ai primi anni del XIX secolo. Nel 1823, a Londra, furono introdotti i primi veicoli a noleggio trainati da cavalli, noti come “hackney carriage”. Questi veicoli potevano essere affittati da chiunque avesse bisogno di un trasporto veloce in città. Nel corso del secolo, l’idea si diffuse in molte altre città del mondo, dando vita a diverse versioni del servizio.
L’era dell’automobile e la nascita del tassametro
Con l’avvento dell’automobile nel XX secolo, i taxi hanno subito una trasformazione radicale. La sostituzione dei cavalli con motori a combustione ha reso il trasporto più veloce ed efficiente. L’innovazione chiave di questo periodo fu l’introduzione del tassametro nel 1907 a Chicago, una tecnologia che ha rivoluzionato la tariffazione dei servizi taxi e reso il pagamento più trasparente e conveniente per i passeggeri.
Sfide e opportunità nell’era digitale
L’avvento della tecnologia digitale ha portato sfide e opportunità nell’industria dei taxi. I tassisti hanno sempre visto nella tecnologia un alleato. Già nello scorso secolo, con l’arrivo delle colonnine telefoniche e poi del radiotaxi, i tassisti, tanto più quelli italiani, hanno sempre dimostrato capacità di vedere il futuro e di adattarvisi per migliorare la loro offerta ed ottenerne opportunità di lavoro. Anche sul fronte app, arrivate nel secolo in corso, i tassisti se ne sono dotati prima che arrivassero le note multinazionali straniere. Queste ultime hanno introdotto un nuovo elemento di sfida, una nuova pretesa si potrebbe dire, totalmente in contrasto con la storia dei tassisti: l’eliminazione dell’indipendenza lavorativa di questi ultimi da trasferire a questi mega colossi finanziari interessati al controllo tout court del settore (se si pensa che una multinazionale come Uber è arrivata a dichiarare di voler avere sotto di sé tutti i taxi entro il 2025).
Il futuro dei taxi e la guida autonoma
Guardando al futuro, l’industria dei taxi è pronta ad affrontare ulteriori cambiamenti, quali la guida autonoma, che in tutto il mondo registra non pochi problemi. Uno scenario rischioso, ma rispetto al quale i tassisti sono in vantaggio. L’essere umano ancora non è pronto per rinunciare alla socialità e all’interazione con gli altri. Una chiacchierata con il tassista è quanto serve, spesso, per far svoltare la giornata all’uomo d’affari, ma anche all’anziana sola che si sta recando in ospedale per una visita.
In conclusione, la storia dei taxi è un affascinante viaggio attraverso l’evoluzione delle città e delle tecnologie di trasporto. Dai primi hackney carriage trainati da cavalli all’era digitale delle app, quali Taxi Move, l’industria dei taxi continua a trasformarsi, mantenendo la sua posizione di protagonista nelle strade delle metropoli globali.