02 Mar Marzo, il tassista del mese: Parigi 34 e il suo incontro con Alberto Angela
Marzo, il mese della primavera, è dedicato al nostro tassista Lapo Parigi 34. Ecco la sua presentazione.
Sono nato a Firenze il 1 luglio1974 a Careggi. Dopo le scuole dell’obbligo mi sono diplomato all’alberghiero Aurelio Saffi e ho vinto poi il concorso nazionale di Chianciano Terme “Un dolce ed un long drink per l’Europa”.
Ho smesso di giocare a calcio a 15 anni per un incidente stradale, che non mi ha più permesso di fare il portiere. Direi meno male, perché non ero un granché e pure bassino! Ho ripreso a giocare a calcio a 5 a 30 anni dagli amatori alla serie C2. Poi mi sono dato alle bocce, quelle da bowling, diventando campione italiano 2009 a Reggio Emilia, dopo sei mesi dall’esordio. Di mestiere, ovviamente, faccio però il tassista, sono Parigi 34. E non posso dimenticare il mio incontro con Alberto Angela.
Era circa un anno fa, il 25 marzo 2023, alle due di notte. La città era semi deserta. Ricevo una chiamata dagli Uffizi. Era la troupe di “Una notte al museo“, condotto da Alberto Angela, che girava una puntata nella nostra splendida città. Mi chiesero di stare a disposizione un paio d’ore per fare qualche ripresa dal mio taxi e poi fare un’intervista ad Alberto, sempre nel taxi girando per il centro. Pensai “wow”, sarà molto interessante” . Quindi, dopo le riprese con la troupe, in giro per il centro, andammo a prendere Alberto. Arrivati agli Uffizi, eccolo lì! Sale in taxi salutando cordialmente e chiede: “ Che dobbiamo fare ora?” La signora della troupe, che credo fosse una responsabile della produzione Rai, gli risponde: “ Ti faccio qualche domanda sul programma e sulla città e tu mi rispondi…come sai fare tu!”.
Chiesi se volevano un itinerario preciso e mi rispose Alberto: “Quello che più ti piace!”, “Ottimo!”, risposi. Quindi feci il giro da Santissimi Apostoli, Tornabuoni e sui lungarni (il pilomat era aperto). All’ unica domanda della signora della produzione lui risponde con un monologo che dura quasi 50 minuti. Passando per il centro praticamente deserto, Alberto Angela, con il suo descrivere pacato, metteva in risalto la sensazione di essere a diretto contatto con le bellezze della splendida città di Firenze, percependo l’energia e la forza che i vari luoghi trasmettono quando per strada siamo soli e tutto tace. Loggia dei Lanzi, Palazzo Vecchio, il Duomo sembrano essere lì per te, solo per te. Quasi ti volessero sussurrare la loro storia, nel silenzio più totale.